Isi 2020: incentivi per le imprese che investono in sicurezza sul lavoro

L’ISI, l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, finanzierà gli investimenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Tale manovra avverrà attraverso la pubblicazione di singoli avvisi pubblici regionali e provinciali. Le date di apertura e chiusura della procedura informatica saranno pubblicate sul portale dell’Istituto, nella sezione dedicata all’Avviso ISI 2020, entro il 26 febbraio prossimo.

L’iniziativa è rivolta a tutte le imprese, anche individuali, ubicate sul territorio nazionale ed iscritte alla Camera di commercio industria, artigianato ed agricoltura. Sono escluse le micro e piccole imprese agricole operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli, che sono invece destinatarie dell’iniziativa ISI Agricoltura 2019-2020, un provvedimento specifico.

Sono previste le seguenti modalità di progetto:
1) Progetti di investimento e Progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale;
2) Progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale di carichi (MMC);
3) Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto;
4) Progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività.

Il finanziamento avverrà in conto capitale e sarà calcolato sulle spese ritenute ammissibili al netto dell’IVA. In particolare:
– per gli assi 1, 2 e 3 il finanziamento è costituito da un contributo in conto capitale fino al 65 per cento delle spese ammissibili, calcolate al netto dell’IVA, sostenute e documentate, per la realizzazione del progetto. Il progetto da finanziare deve essere tale da comportare un contributo compreso tra un minimo di 5.000 euro ed un massimo di 130.000 euro. Il limite minimo di spesa non è previsto per le imprese fino a 50 dipendenti che presentano progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale;
– per i progetti di cui all’asse 4 il finanziamento è costituito da un contributo in conto capitale fino al 65 per cento delle spese ammissibili, calcolate al netto dell’IVA, sostenute e documentate, per la realizzazione del progetto. Il progetto da finanziare deve essere tale da comportare un contributo compreso tra un minimo di 2.000 ed un massimo di 50.000 euro.