
Nell’ultima legge di bilancio è stata prorogata l’agevolazione Sabatini Ter, la misura di sostegno che consiste nella concessione a piccole e medie imprese di una serie di agevolazioni destinate ai settori ad alto contenuto tecnologico.
Il rifinanziamento ammonterà a 540 milioni di euro e prevederà 120 milioni di euro subito per l’anno 2020, 97 milioni per ciascuno degli anni che vanno dal 2021 al 2024, e 47 milioni per il 2025.
Nella fattispecie, troviamo un finanziamento agevolato per investimenti in nuovi macchinari, impianti e attrezzature, compresi quelli in beni strumentali inseriti nel piano “Industria 4.0”. E anche un contributo statale in conto impianti rapportato agli interessi calcolati sui predetti finanziamenti.
Una quota, pari al 30 per cento delle risorse stanziate, è riservata alla concessione dei contributi statali “maggiorati” del 30 per cento per gli investimenti Industria 4.0.
Tale maggiorazione è ulteriormente elevata al 100 per cento per le micro e piccole imprese che effettuano investimenti “Industria 4.0” nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna, ma nel limite complessivo di 60 milioni.
Un’altra quota, pari al 25 per cento delle risorse stanziate, è destinata alle micro, piccole e medie imprese a fronte dell’acquisto di impianti e attrezzature per la produzioni nuovi e a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi. Per tali operazioni, i contributi statali sono rapportati agli interessi calcolati, in via convenzionale, sul finanziamento a un tasso annuo del 3,575 per cento.