Da settembre 2013 le startup innovative che intendono ottenere un finanziamento bancario possono richiedere gratuitamente l’intervento del Fondo di Garanzia per le PMI (FGPMI), seguendo una procedura semplificata che esclude un’ulteriore valutazione del merito creditizio rispetto a quella già effettuata dall’istituto di credito. La garanzia può arrivare fino a 2,5 milioni di euro per impresa, e coprire fino all’80% di ciascun prestito concesso.
Al 31 marzo 2018, sono 1.934 le startup innovative che hanno ricevuto un prestito garantito dal FGPMI, per erogazioni complessive pari a circa 667 milioni di euro. Solo nel primo trimestre del 2018 le operazioni approvate dal Fondo di Garanzia sono state ben 444 e altre 258 operazioni, risultano autorizzate.
“Allo stato attuale, le operazioni già giunte a scadenza senza attivazione della garanzia rappresentano il 10,6% del totale, mentre il 63% risulta in regolare ammortamento. Sono 93 le operazioni per cui è stata effettivamente attivata la garanzia del Fondo: un’incidenza di crediti in sofferenza molto più bassa rispetto a quella riportata dalle altre società di capitali di recente costituzione (2,2% contro 7,5%)”.
A metà 2016 la possibilità di utilizzare il Fondo di Garanzia in modalità gratuita e semplificata è stata estesa anche alle PMI innovative e al 31 marzo 2018 le operazioni autorizzate verso questa tipologia di impresa sono 213, di cui 177 già risultate nell’erogazione di un prestito.
Per quanto riguarda la distribuzione territoriale, le startup che richiedono un prestito con garanzia del FGPMI, si trovano principalmente nel Centro-Nord: a livello regionale spicca la Lombardia, che mantiene il primato per numero di operazioni (846) e risorse mobilitate (217,5 milioni di euro), seguita da Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte e Marche. Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige si collocano ai vertici per tasso di adozione dello strumento tra le startup iscritte. L’Emilia-Romagna continua a essere in testa per ammontare complessivo erogato per le PMI innovative (16,8 milioni di euro), ma viene superata dalla Lombardia per numero di operazioni (41 contro 38).