Bonus Pubblicità, credito d’imposta del 50 per tutti gli investimenti

Con il Decreto Sostegni Bis cambiano le regole per il bonus pubblicità. Nel biennio 2021-2022 il credito d’imposta sarà riconosciuto nella misura unica del 50 per cento per tutti gli investimenti pubblicitari effettuati.

Il Decreto Sostegni bis uniforma il regime straordinario delle emittenti radiotelevisive con quello dell’editoria. Rispetto alla normativa precedente, viene meno il presupposto dell’incremento minimo dell’1 per cento dell’investimento pubblicitario rispetto a quello dell’anno precedente, quale requisito per l’accesso al credito d’imposta.

In questo modo potranno accedere alla misure imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali che hanno programmato investimenti inferiori a quelli del 2020, o non hanno effettuato investimenti nell’anno considerato. Ma anche quelle che hanno iniziato la loro attività nel 2021.

Il credito d’imposta spetterà per le spese per campagne pubblicitarie su giornali quotidiani e periodici, anche in formato digitale, e sulle emittenti televisive e radiofonicheanalogiche o digitali, locali o nazionali non partecipate dallo Stato.

Il Decreto Sostegni bis prevede una nuova finestra temporale per la comunicazione per l’accesso al beneficio, che si aprirà dal 1° al 30 settembre 2021.

Le risorse stanziate prevedono, per ciascuno degli anni 2021 e 2022, un beneficio concesso nel limite dei 65 milioni di euro per gli investimenti pubblicitari effettuati sui giornali quotidiani e periodici, anche on line,  e di 25 milioni di euro per gli investimenti pubblicitari effettuati sulle emittenti televisive e radiofoniche. Dall’anno 2023, per la concessione del credito d’imposta è autorizzata la spesa di 45 milioni di euro in ragione d’anno. Il credito d’imposta, concesso in “de minimis”, sarà utilizzabile in compensazione.