
Le imprese che esportano vino (non solo i produttori) possono accedere ad un contributo a fondo perduto a copertura delle spese sostenute per la promozione del prodotto all’estero, come previsto dallo schema di decreto approvato lo scorso 29 marzo dalla Conferenza Stato Regioni, nell’ambito dell’OCM Vino Paesi terzi, il regolamento europeo del settore.
In base a tale noma e al Piano nazionale di sostegno del settore vitivinicolo, sono stanziati ogni anno 100 milioni di euro di contributi, che coprono i costi sostenuti dai beneficiari per il 50 per cento. Al Ministero dell’Agricoltura compete la gestione del 30 per cento delle risorse su progetti di natura nazionale, il restante da Regioni e Province autonome per soggetti rientranti nella loro “giurisdizione”.
Le attività che possono ricevere il sostegno riguardano relazioni pubbliche, promozione e pubblicità, partecipazione a manifestazioni di caratura internazionale, campagne di informazione e relativi studi di valutazione. Per accedere al beneficio bisogna predisporre uno specifico progetto relativo ad ogni paese in cui si esporta, di durata massima di tre anni, specificando le azioni nel dettaglio.