Facilitazioni per le attività nei comuni con meno di 20.000 abitanti

C’è un nuovo incentivo, contenuto nel Decreto Crescita, che favorisce la riapertura e l’ampliamento di attività commerciali, artigianali e di servizi in comuni con la popolazione non superiore ai 20.000 abitanti. L’arco temporale è quello relativo all’anno di attuazione del progetto di apertura (anche riapertura entro i sei mesi) o ampliamento, e per i tre anni successivi. 

Le iniziative riconosciute sono quelle ricomprese nei settori artigianato, turismo, fornitura di servizi destinati alla tutela ambientale, fruizione di beni culturali e tempo libero, e commercio al dettaglio, compresi quelli destinati alla somministrazione di alimenti e bevande al pubblico. Sono invece escluse attività di compro oro e sale scommesse.

Il metodo di calcolo del contributo adottato è la somma dei tributi comunali dovuti dall’esercente e regolarmente pagati nell’anno precedente a quello in cui è presentata la richiesta di concessione del contributo, fino al 100 per cento dell’importo, tramite uno specifico fondo che dovrà essere istituito all’interno del bilancio delle singole amministrazioni comunali. La dotazione annuale sarà di 5 milioni di euro per il 2020, 10 per il 2021, 13 milioni per il 2022 e 20 milioni a partire dal 2023.