
Con la firma del decreto attuativo dell’incentivo, così come previsto dalla legge di bilancio 2019, e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, viene definitivamente prorogato l’incentivo Resto al Sud che proporrà nuove e interessanti novità, come abbiamo già illustrato in questo precedente articolo.
L’agevolazione incentiva l’apertura di nuove attività imprenditoriali nelle regioni del mezzogiorno, e potrà essere utilizzata (ed è qui la grande innovazione) anche per l’avvio di attività libero professionali, sino al 45esimo anno di età rispetto ai 35 della prima stesura, risalente al 2017.
Potranno fruirne coloro che hanno la residenza in una delle regioni incluse nella misura, oppure quei soggetti che la trasferiranno entro 60 giorni dalla comunicazione dell’esito positivo dell’istruttoria (che va presentata sul portale Invitalia), che salgono a 120 giorni se si ha la residenza all’estero. Il che incentiva anche il trasferimento e la creazione di attività produttive nelle regioni. Ma i suddetti beneficiari dovranno mantenere la residenza per tutta la durata del finanziamento, che nel caso di aziende riguarda la sede legale.
Non potranno goderne coloro che sono già titolari di attività di impresa o che hanno beneficiato di altre misure di sostegno nell’ultimo triennio. La dotazione finanziaria complessiva è di 1.250 milioni di euro.
L’agevolazione prevede il finanziamento che arriva fino al 100 per cento delle spese ammissibili, suddiviso in un contributo a fondo perduto pari al 35 per cento dell’investimento complessivo, a cui si assocerebbe un finanziamento bancario pari al 65 per cento della spesa garantito dal Fondo di garanzia per le Pmi (ovvero dallo Stato).
Gli interessi del finanziamento saranno poi interamente coperti da un contributo in Conto Interessi. L’importo massimo erogabile sarà di 50.000 euro per ciascun socio, fino ad un ammontare complessivo di 200.000 euro.
Tra le spese ammissibili ci sono quelle relative alla ristrutturazione o la manutenzione straordinaria di beni immobili, acquisto di impianti, macchinari e attrezzature e programmi informatici. Sostanzialmente tutte quelle utili all’avvio di una attività.