Via libera alle riforme per le agevolazioni delle startup innovative

Il recente decreto del 30 agosto 2019 da parte del Mise, pubblicato in Gazzetta Ufficiale a metà ottobre, apporta modifiche al regime agevolativo per le startup innovative. Una riforma che punta deciso a semplificare ed accelerare le procedure di accesso, concessione e erogazione delle agevolazioni. Tra le novità più significative ci sono l’innalzamento del limite massimo di finanziamento concesso, che passa dal 70 all’80 per cento delle spese ritenute ammissibili.

In particolare, sono ammissibili alle agevolazioni i piani d’impresa che sono caratterizzati da un alto contenuto tecnologico e innovativo ed inseriti in un contesto di economia digitale. I piani d’impresa di cui sopra devono prevedere spese ammissibili, al netto di Iva, di importo non superiore a 1,5 milioni di euro e non inferiori a 100.000.

Le spese ritenute ammissibili riguardano le immobilizzazioni materiali e immateriali, servizi funzionali alla realizzazione del piano d’impresa e spese relative al personale dipendente così come collaborazioni. Non sono accettate spese relative alla sostituzione di impianti già esistenti, all’acquisto di macchinari usati e relativi a imposte e tasse.
Mentre è ammissibile al finanziamento anche un importo a copertura del capitale circolante nel limite però del 20 per cento delle spese totali ritenute ammissibili.

Come accennato, il decreto modifica anche l’importo del finanziamento concesso che passa dal 70 all’80 per cento delle spese ammissibili.