Nell’articolo 177 del Decreto Rilancio, che è entrato in vigore lo scorso 19 maggio, prevede l’abolizione della prima rata IMU in favore delle imprese del settore turistico. La misura riguarda sia la quota Stato che quella destinata al Comune di appartenenza.
L’agevolazione riguarda gli stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali, stabilimenti termali, oltre agli immobili classificati nella categoria catastale D/2, che comprende agriturismi, villaggi turistici, ostelli della gioventù, alberghi e pensioni, colonie marine e montane, affittacamere per brevi soggiorni, case e appartamenti per le vacanze, campeggi, residence e anche i B&B.
La condizione è che i proprietari dell’immobile siano anche i gestori delle relative attività esercitate negli immobili oggetto dell’agevolazione. Le risorse necessarie a coprire l’abolizione della rata di acconto IMU 2020, è stato istituito un fondo con dotazione di 74,90 milioni di euro.