Doppio regime di incentivi da parte dell’Inail per favorire il ritorno al lavoro dopo un infortunio o una malattia professionale. Da un lato ci saranno dei contributi a fondo perduto fino a 150.000 euro per abbattimento di barriere architettoniche, adeguamento delle postazioni di lavoro e formazione. Dall’altro, il rimborso di parte della retribuzione pagata al lavoratore in attesa che si completino gli interventi finalizzati al suo reinserimento.
Nel primo caso i progetti possono prevedere le seguenti tipologie di intervento:
a) superamento e abbattimento delle barriere architettoniche nei luoghi di lavoro;
b) adeguamento e adattamento delle postazioni di lavoro;
c) formazione.
E’ possibile ottenere rimborsi fino a 150.000 euro, di cui 135.000 euro utilizzabili indifferentemente per tutti gli interventi dei casi contrassegnati dalle lettere A e B (con contributo dell’Inail sino al 100 per cento dei costi ammissibili), e 15.000 euro per l’altro (con contributo sino al 60 per cento).
C’è anche il rimborso del 60 per cento della retribuzione al dipendente per il reinserimento di lavoratori con disabilità da lavoro e che effettuano gli interventi necessari per l’adeguamento strutturale delle postazioni. Ci si riferisce in questo caso a progetti per la conservazione del posto di lavoro, mentre non è applicabile in caso di nuova occupazione di un disabile inoccupato. Non rientrano tra i beneficiari del rimborso i lavoratori autonomi.