
La Legge di Bilancio 2020 ha portato due importanti novità per quanto riguarda il programma Resto al Sud, in particolare per quanto concerne l’accesso all’agevolazione. La misura introdotta nel 2019 mira a favorire la nascita di nuove attività imprenditoriali nelle regioni del Mezzogiorno, ed estesa successivamente a quelle aree del Centro Italia colpite dai terremoti del 2016 e 2017.
La prima novità riguarda il limite di età. Sino al 31 dicembre 2020 la domanda potrà essere inoltrata anche da chi era nei limiti richiesti (46 anni) all’1 gennaio del 2019. Dall’1 gennaio 2021 il requisito anagrafico dovrà essere posseduto alla data di presentazione della domanda.
Per quanto riguarda i 24 comuni dell’area del cratere sismico del Centro Italia, non ci sarà invece alcun limite di età. Parliamo di quei comuni che presentano una percentuale di edifici dichiarati inagibili superiori al 50 per cento.
Da quando è stato introdotto Resto al Sud (che viene gestito dalla piattaforma Invitalia) ha approvato 4.499 domande, su 11.164 presentate e 14.392 totali in compilazione. Sono dati aggiornati al 1° febbraio 2020 che denotano come la misura abbia riscosso un enorme interesse.