Con la pubblicazione della Legge di Bilancio 2021 c’è una nuova modifica per il finanziamento alle start up di Resto al Sud, una misura di Invitalia.
L’incentivo riguarda coloro che vogliano avviare e sviluppare attività d’impresa e professionali in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna. Sono peraltro agevolabili anche altri 116 comuni rientranti nelle Regioni del centro Italia Lazio, Marche e Umbria, colpite da eventi sismici del 2016 e 2017.
La novità principale riguarda la platea dei beneficiari, che si amplia fino a coloro che hanno compiuto 55 anni, mentre prima era riservata a coloro al di sotto dei 46 anni. Saranno agevolabili le attività rientranti nei settori turismo, liberi professionisti, artigianato, industria, trasformazione prodotti agricoli, pesca e acquacoltura, e servizi a imprese e persone. Sono esclusi i settori del commercio e le attività agricole.
Possono presentare la domanda imprese individuali o società costituite dopo il 21 giugno 2017 o costituende, con l’obbligo di formalizzare l’iter entro 60 giorni dall’approvazione. Il contributo coprirà l’intero investimento, ad eccezione dell’Iva, ed è al 50 per cento a fondo perduto, la restante parte a finanziamento a tasso zero garantito dal Fondo di Garanzia (per l’80 per cento dell’ammontare residuo).
Il contributo massimo concedibile è pari a 60.000 euro se la ditta è individuale, e 50.000 euro a socio sino ad un massimo di 200.000 euro. A tale contributo se ne somma poi un altro, a fondo perduto erogato a completamento dell’investimento, rispettivamente di 15.000 e 10.000 euro.