Contenuta all’interno del Piano nazionale d’azione per la promozione della lettura, arriva un’importante agevolazione a favore degli esercenti della vendita a dettaglio di libri, sia in esercizi specializzati che anche di seconda mano. E’è stata infatti innalzata a 3.250.000 euro annui la dotazione prevista per il ricorso al credito d’imposta per le attività commerciali che operano nel settore della vendita al dettaglio.

Il credito sarà parametrato agli importi pagati a titolo di Imu, Tasi, Tari, con riferimento ai locali dove si svolge l’attività di vendita al dettaglio, nonché alle eventuali spese di locazione e alle altre spese individuate mediante il DM del 23 aprile 2018.
Sarà concesso per un massimo di 20.000 euro per quelle librerie che non risultano ricomprese in gruppi editoriali da questi ultimi gestite, e di massimo 10.000 euro per gli altri operatori. 

Le condizioni per aderire alla misura sono quelle di avere sede legale nello spazio economico europeo, essere soggetti alla tassazione in Italia (per residenza fiscale, o per la presenza di una stabile organizzazione in Italia) e aver sviluppato ricavi derivanti dalla cessione di libri pari almeno al 70 per cento di quelli complessivamente dichiarati. 
Il credito sarà utilizzabile esclusivamente in compensazione mediante modello F24.