Pubblicato dal Mise il rapporto trimestrale del fondo di garanzia delle Pmi

rapporto mise pmi

E’ stato pubblicato dal Mise il 19° rapporto trimestrale dedicato al Fondo di Garanzia per le PMI, uno strumento che dal settembre 2013 le startup innovative possono sfruttare per ottenere un finanziamento bancario secondo una procedura semplificata. Garanzia che può arrivare sino a 2,5 milioni di euro per singola impresa, e coprire sino all’80 per cento di ciascun prestito concesso.

Al 31 marzo 2019 sono 2.688 le startup innovative che hanno ricevuto un prestito coperto dalla garanzia pubblica, per un ammontare complessivo di circa 945 milioni di euro. 888 startup hanno ricevuto più di un prestito, per un totale di 4.650 operazioni.

A seconda del loro stato di avanzamento, le operazioni risultate in un prestito possono essere distinte in tre categorie.
– il prestito è stato concesso e risulta attualmente in regolare ammortamento: si registrano 3.585 casi (60,8%), per un importo complessivo di 791.263.082 euro;
– il prestito è stato già interamente saldato: le operazioni in questione sono 826 (14%), per un totale di 93.092.095 euro;
– il prestito risulta in sofferenza, quindi si è resa necessaria l’attivazione della garanzia: il 4,1% delle operazioni (239 casi) ricade in questa categoria, e i prestiti coinvolti totalizzano 60.603.464 euro.

Analizzando la diffusione territoriale dello strumento, emerge come la garanzia del FGPMI venga utilizzata con maggiore frequenza dalle startup innovative del Nord. La Lombardia è la regione che vanta il maggior numero di operazioni (1.253) e la più elevata quantità di risorse mobilitate (302 milioni di euro), seguita da Emilia-Romagna e Veneto.
Particolarmente interessanti sono i risultati del Trentino-Alto Adige e delle Marche. La prima spicca per tasso di adozione dello strumento: quasi il 30% delle startup localizzate nelle province autonome di Trento e Bolzano ha ottenuto un finanziamento agevolato grazie al Fondo di Garanzia, contro un’incidenza media nazionale del 18,9%.
Le Marche, invece, si posizionano ai vertici per ammontare medio delle operazioni: questo supera infatti i 300mila euro, circa 100mila in più rispetto al dato nazionale. Anche per effetto di ciò, le Marche compaiono al quinto posto della graduatoria per regione in termini di risorse mobilitate.

Il report dà conto anche dell’utilizzo dello strumento da parte delle PMI innovative. Verso questa categoria di imprese il Fondo è intervenuto a copertura di operazioni per poco più di 100 milioni di euro, circa un quarto delle quali dirette verso startup con sede in Lombardia (24,9 milioni di euro). Al 31 marzo, tutti i prestiti erogati in favore di PMI innovative risultano già rimborsati dalle imprese o in corso di ammortamento: il tasso di crediti in sofferenza è quindi pari a zero.

(FONTE: MISE)